Saturday, February 11, 2012

Casualties of GLASS




Sono CERTO di fare ai miei affezionati lettori un regalo squisito nel pubblicare l'autografo del violinista Francesco D'Orazio, meritevole di una memorabile (?) performance nel concerto per violino di Filippo Vetro, in arte Philip Glass.

Ma la domanda e': se mezz'orchestra si lamenta di non essere riuscita a sentirlo, perche' hanno detto piu' volte che non e' piaciuto ??

Diciamocelo chiaramente, questa sera i musicisti di Bologna sono stati proiettati nel futuro sdoganando uno dei piu' importanti compositori del XX secolo (ripiombando nell'oblio dell'antico, in una delle interpretazioni piu' massiccie e mattonesche che abbia mai sentito di Cajkovskij ) e poco conta che il D'Orazio abbia fatto l'errore di usare un violino del 700 dal suono troppo morbido e rotondo. Sarebbe stato meglio usare uno strumento moderno, piu' sonoro e tagliente. Ma tant'e'. E' stata (pasticcetti delle percussioni a parte) la cosa piu' riuscita della serata. Sulla sinfonia finale non mi esprimo, non amo molto i direttori che cantano ne' quelli che pensano di morire prima della fine dell'esecuzione (in sintonia perfetta con il compositore, che pensava di non finire la sua sinfonia e ne ha fatte altre 5) . Michele pero' mi e' simpatico, e lo aspetto in atre prove. C'e' da dire che stasera davvero ho provato un senso sterminato di noia, mentre per Glass avevo le lacrime agli occhi.

Mi si contestera' che l'autografo bisognava chiederlo a Glass, ma visto che in passato gliel'ho gia' chiesto altre volte (uno dei quali e' stato pubblicato su questo blog) mi accontento -si fa per dire- del gentile solista di stasera,al quale indirizzo i miei complimenti.