Thursday, August 19, 2010

Food For Thought (ROF 2010)



Ho sempre trovato l'espressione "libro da ombrellone" piuttosto antipatica,e perfino molesta. Primo, perche' non posso permettermi di oziare sotto l'ombrellone: vacanze al mare bloccate fino a data da destinarsi. Secondo, perche' nonostante l'ozio sia il padre di tutti i vizi trovo la vita troppo corta per sprecarla in libri inutili o scritti male. Sposando la tesi di Wilde che non divide la letteratura tra libri belli o brutti,ma tra quelli scritti bene e scritti male, direi che l'ombrellone truffaldino attira, con la sua suggestione di riposo fisico e mentale, una totalita' di libri superflui e "improduttivi". Perche',se e' vero che la lettura e' cibo per la mente, e' allora vero che l'estate rischia di farci diventare anoressici. E' bene fare qualche sforzo di concentrazione in piu', e ritrovarsi arricchiti di immagini,sensazioni,emozioni che solo un libro scritto bene puo' dare. E' un periodo in cui, per casualita' o circostanze fortuite, mi sono ritrovato il portafoglio vuoto e lo spirito ricco. L'ultimo libro da me affrontato, "Il Dio delle Piccole Cose" (A. Roy), e' un gioiello raro e prezioso, dove gli odori dell'India emergono in modo forte, con la potenza di una spezia penetrante. E quando l'odore si trasforma in puzza di escrementi,allora l'India e' reale. Come quella descritta da Pasolini, o da Tabucchi. La musica invece segue altri canali, ma sempre impreziosita da influssi orientali. Il nuovo disco di Brendan Perry, ARK, rischia di finire prepotentemente al primo posto della mia classifica dei migliori dischi dell'anno. Povero Almond. Il tradimento verra' comunque mitigato dalla mia presenza al suo concerto del 2 dicembre a Londra. E il buon Rossini ? Invece di regalare soprese,le conferma, essendo gli spettacoli del ROF talmente straordinari da superare perfino le piu' rosee aspettative. Una Cenerentola con una regia di Ronconi talmente gradevole da strappare applausi a scena aperta , un Sigismondo dalla musicalita' preziosa e di grande interesse, fanno del festival un appuntamento di sicuro successo. Carla Moreni, nome di rilievo sull'inserto domenicale del Sole 24 ore per le sue recensioni liriche, e donna di grande intuito e intelligenza, incensa la prima e accusa la seconda di una regia -a suo dire- troppo oppressiva. Rinchiudere un'opera di cosi' ampio respiro come Sigismondo in un manicomio, decritto con dovizia da documentario,puo' limitare la sua portata innovativa. Perche',allora ,sono distratto dall'abbronzatura selvaggia dei "pazzi" ? Forse perche' in manicomio ci sono lettini solari per dare un bel colorito alla pelle ? Inoltre ,perche' vengo sempre distratto da piccole sbavature di regia (l'eccessiva presenza dei demoni-pazzi, anche nel secondo atto, la loro azione distraente nei confronti dei cantanti, e -inevitabilmente-nei confronti dello spettatore, ecc.ecc.) anziche' apprezzare la forte impronta stilistica che lancia quest'opera in un contesto moderno ? davvero sono legato, come dice la sig.ra Aspesi, alle rappresentazioni simil-figurina Liebig ? Forse no, ma trovo questi sentieri molto discontinui nel loro perseguire coerenza e buon gusto. Ronconi, al contrario, sigla davvero uno spettacolo memorabile. Un applauso personale ad Alex Esposito. Da quando, dopo aver letto una cosa che lo riguardava su questo blog, mi ha contattato personalmente, non faccio che pensare a quanto io sia stato sciocco e indelicato. E' un cantante straordinario, e cio' basta e avanza. Un Alidoro di spessore difficilmente dimenticabile. Dosato e magico. Bordogna al contrario eccede in smorfie feline, diventando sulfureo piuttosto che goffo, maligno anziche' divertente, alla stregua del cattivo di un film di Batman. Il trucco lo favorisce,e perfino negli applausi si permette di fare sinistre linguaccie. Ma lo sberleffo e' diretto a chi ancora non cede alla magia della favola, a chi crede che il teatro d'opera sia una forma d'intrattenimento costosa e inutile, a chi non ha capito la bellezza di un festival che attira persone da tutto il mondo. Persone che si arricchiscono,dentro, e che tornano a casa con un sogno in piu'...

Sunday, August 08, 2010

WOTAN...o Brunilde ???



Stanchi di regie improbabili ? Insofferenti verso effetti sorprendenti che distraggono il pubblico dall'azione dei cantanti ? Non avete ancora visto il meglio:
la prossima edizione del Ring vedra' il sottoscritto nel ruolo della walchiria (anoressica ? beh,non poi molto). Mentre Opera Classic ripropone la straordinaria collaborazione Metha-Fura dels Baus (per ora solo L'oro del Reno, con Walchiria prevista in novembre) io mi alleno nei gorgheggi. E ricordo, con enorme stupore,in modo estremamente positivo la vacanza austriaca in quel di Salisburgo ,dove le corna della foto sono state immortalate. 7 gradi, 4 giorni ininterrotti di pioggia,nuvoletta dell'alito congelato davanti a negozi chiusi, musei chiusi, ristoranti semideserti. Eppure un fascino di giorni piacevolissimi, tutti insieme appassionatamente. Come nel film, con proiezione a circuito chiuso nel televisore dell'albergo, gettonato almeno quanto il buon Wolfgang. E tra poco, Siria e Damasco..mi aspetto profumo d'oriente. Cammelli,beduini,castelli crociati e rovine nel deserto. Ma non temete, continuo a creare la stazza per il repertorio wagneriano...