Wednesday, December 08, 2010

Anarchy and Love




Davvero non so quando mi sono sentito piu' londinese. Forse quando, agosto 1981, fui fermato da un poliziotto incredulo mentre pedalavo con la mia Graziella contromano e senza luci. In una Londra in cui le biciclette si contavano sulla punta delle dita la visione del sottoscritto dev'essere stata pari allo sbarco degli alieni in pieno centro citta'. Oppure anche domenica mattina, nella tranquillita' della cucina londinese di Maurizio, sgranocchiando un paio di McVities al cioccolato e ascoltando il rumore dei double-deckers oltre la finestra. Fiori che appassiscono con grazia, celebrazioni trentennali per il mio amato cantante, una citta' che per colpa di un feroce franchising sta diventando uguale in ogni quartiere. Non bastavano i supermercati, le catene alimentari, i caffe e i negozi, ora ci si mettono anche i ristoranti. Sempre gli stessi nomi, ovunque. Fatico un po' a ritrovarne lo spirito, anche se non si tratta di nostalgia. Da sempre per me Londra significa una cosa sola: anarchia. La capacita' di essere se stessi, di vestire come si vuole, di rivoluzionarsi. E anche stavolta sono completamente spiazzato: al concerto di Marc Almond nessun dress code (nota bene, ero totalmente vestito di nero ,calzini e mutande incluso); realizzo che la fila di persone ferme davanti al teatro sembra in attesa di entrare da Marks and Spencer il giorno dei saldi,mamme con bambini al seguito e attempati signori che chiedono dove si trova l'ingresso per le gradinate. All'interno, guadagnando una terza fila in piedi, ho davanti a me una ragazza che sembra la commessa di un negozio del centro. Ben truccata,lunghe unghie rosse laccate, borsetta in mano, mi guarda sospettosa e mi dice "fai quello che vuoi, danza, balla, canta..MA NON TOCCARMI I CAPELLI!". Cosi' mentre sto attento alla permanente della signorina mi guardo intorno e realizzo che l'eta' media dei presenti e' la mia se non peggio. Mi stupisco di stupirmi: anch'io ho 50 anni suonati, non posso rimproverarmi l'assenza di un pubblico piu' giovane. Anche se Marc appare in una forma smagliante, cosi' non e' per i musicisti che lo accompagnano, e per la data delle sue canzoni. Lo so, esiste una soglia per mantenere un ricordo intatto nel tempo senza rovinarlo, e ne siamo paurosamente vicini, ma per ora tutto funziona ancora a meraviglia. Si socchiude un po' gli occhi, o magari per chi puo' si usa un po' di eyeliner. Per accorgersi, come sempre, che "hai gli occhi piu' tristi che abbia mai visto, dolori segreti di un cuore che si spezza cosi' facilmente". Grazie Marc !