Tuesday, October 12, 2010

-SCUSI, PER LA MECCA ?? - IN FONDO A SINISTRA


Allo sprovveduto turista musulmano ,smarrito in un'anonima stanza d'albergo senza sapere dove rivolgere le proprie preghiere, l'adesivo sullo specchio ricorda in che direzione si trova la Mecca. Una bella freccia e via, non ci sono dubbi. Ma all'interno della propria stanza, chiusa la porta, solo Allah e il suo profeta Maometto possono controllare il grado di sincerita' o di ipocrisia. L'impressione di una religione dalla forte forbice tra pubblico e privato e' comunque forte...donne che fanno il bagno vestite e che allo stesso tempo sognano perizomi leopardati, impunemente esposti nelle vetrine dei negozi, lasciano quantomeno perplessi. E la nostra guida siriana, cattolica , spara a zero sui peccati nascosti, pedofilia in primis. Lui, corpulento, accanito fumatore,pizzetto, coda di cavallo, sandalo apostolico da cui emergono le grosse dita dei piedi, racconta di essere stato a Roma a studiare in un collegio cattolico e di attendere dal 1997 la sua ordinazione a sacerdote. Attendera', attendera'.

Saturday, October 09, 2010

"OGGI" e' una volta sola


Il pericolo e' sempre presente : guardare e non vedere, sentire e non ascoltare.
Ma se - come suggerisce il nuovo libro di Banana Yoshimoto - la vita e' fatta per accumulare bei ricordi, se l'"oggi" e' una volta sola e -come tale- momento unico ed irripetibile, allora bisogna allertare i nostri sensi, concentrarsi su cio' che ci circonda evitando la noia, la distrazione e la routine. Con un beffardo compromesso: perdere di mira la realta' delle cose.
Un'ora persa nel complicato traffico di Firenze all'ora di punta nulla ha da invidiare all'esotica confusione della periferia di Damasco, ne' le discariche a cielo aperto nelle vicinanze di Roma hanno nulla da insegnare all'accumulo di rifiuti lungo le strade della Siria e della Giordania. Il fascino di esprimere con leggerezza e partecipazione questi particolari, come pensieri ad alta voce su avvenimenti unici e come tali scolpiti nella memoria, sta solo quindi nella capacita' di chi scrive, nel trasformare un profumo, un sapore, un rumore o perfino un raggio di luce in pure emozioni dell'esistenza.
La felicita', lo stupore, la tristezza o la nostalgia fanno parte del gioco solo se riusciamo ad essere nuovamente padroni del nostro tempo. Avere quindi tempo a disposizione, come nel caso di un viaggio, favorisce l'acutizzarsi dei nostri sensi, il risveglio del nostro spirito di osservazione, la voglia di creare ricordi. Ed ogni cosa, con il passare del tempo ( suggerisce Banana) diventa meraviglioso, indipendentemente da quanto tragico o terribile possa essere stato nella realta'. In questo "viaggio chiamato vita" gli oggetti acquistano la loro magia solo al termine della loro breve esistenza.
Una pagina del libro mi porta pero' ad una nostalgica riflessione:
"Poco tempo fa sono andata ad Okinawa, e mi sono fermata su una spiaggia di corallo. All'impovviso mi e' venuto in mente il viso di un'amica che colleziona conchiglie e corallo, e chiedendomi se ce ne fosse qualcuno che potesse piacerle mi sono messa a cercane un po'... oggetti piccoli, perfetti, dalle linee asciutte che incontrano il suo gusto, ho pensato, e mi e' venuta una gran voglia di rivederla. Sono infiniti e diversi i modi di trascorrere la vita..non voglio dimenticarlo mai".
Ho pensato spesso ad Ilaria, ultimamente, sapendo bene quali cose le piacciano e quali no. In un momento di forte nostalgia ho comprato un piccolo impermeabile rosso, copia di uno identico che sapevo piacerle molto, e che spesso era stato perfino oggetto di richiesta da parte sua. Cosi', in un mondo di persone vestite di nero e di grigio io procedo con il mio impermeabile rosso, testimonianza silenziosa di un'amicizia liquida che continua a discapito di distanze impossibili da colmare. E penso a lei, di quanto le sarebbe piaciuto. Con le lacrime agli occhi.