Saturday, April 07, 2007

Pianeti avversi e nuvole di fumo


Il sig. Ozpetek ha evidenti problemi con il fumo. La battuta,becera e scontata, e' che essendo turco non puo' che "fumare come un turco", ma qui ci sono chiari segni di insofferenza. Il regista dev'essersi palesemente stancato di gente che gli suggerisce di smettere di fumare. Nel suo " Saturno contro" si inventa addirittura un corso per aspiranti non fumatori, tenuto maldestramente da un'improvvisata psicologa , divertendosi ad evidenziarne gli scarsi risultati. Cosi' l'intero film e' avvolto da una nuvola di fumo, che scarica tensioni, fa concentare pensieri, aumenta il desiderio di uscire da un'apparente stato di ansia. Il piacere di una boccata di fumo viene perfino permessa, eludendo la sorveglianza di un infermiere, ad una malata in carrozzina dallo sguardo implorante. E' come se si volesse urlare che "ci sono mali peggiori", e quei mali li vediamo li',in una sequenza oramai perfino scontata..la malattia, l'abbandono, la morte. Cosi' il gioco della sofferenza si fa leggermente banale, l'incredulita' degli amici di fronte al loro compagno e' la stessa che tante volte abbiamo condiviso e che ci ha sempre ruffianamente commosso. Di ben altro spessore sarebbe stato lo scontro inevitabile con i genitori del ragazzo omosessuale morto, o l'incapacita' di vedere riconosciuti certi diritti di coppia (troppo al passo con i tempi ?). No, rimane tutto li', immobile, interiore, avvolto in una nuvola di fumo, con personaggi toccati da oroscopi avversi, mancanza di autostima, piccoli desideri che i rari istanti di felicita' possano rimanere li', fermi, eterni, e che nulla cambi, che nulla rompa il delicato equilibrio di un momento di serenita'. Peccato che il tutto si trasformi in un pallido sequel delle "fate ignoranti" (probabilmente l'utilizzo degli stessi attori non e' del tutto casuale) e che il film lasci una sensazione di non risolto. Sorie di amici unite da tragici eventi ne abbiamo visto diverse, e questa non aggiunge ahime' molto di piu'.Un appunto: la mia allergia a Stefano Accorsi. L'attore provoca in me una sorta di rigetto immediato, di repulsione epidermica difficilmente controllabile. Morale: ho deciso di non guardare mai piu' un film in cui figuri come protagonista, nemmeno fosse di un blasonato regista. E' troppo il fastidio che ne ricavo, non riesco a capirne il talento ne' la capacita' recitativa.Spero che scompaia in una gigantesca nuvola di fumo, come quella che il film genera nella mente degli spettatori..