Thursday, June 15, 2006

Boecklin , Hitler e Ronconi


In questa foto Hitler è nel suo studio insieme a Molotov e Ribbentrop, hanno appena firmato il patto russo-tedesco, alle spalle del fürer: «l'Isola dei Morti» di Boecklin, il suo quadro preferito.


Ci sono, in questo quadro, degli elementi essenziali che vengono utilizzati dal pittore per alludere a qualche altra cosa.Ci sono il mare, le rocce, i cipressi, la barca: questi sono gli elementi reali, ma Boecklin con questi vuole farci sentire il silenzio, vuole farci sentire l'immobilità della Morte e anche, forse a suo modo, la sua bellezza, perchè questo era il modo di sentire di Boecklin, così ognuno di noi può proiettare su questo quadro gli elementi inconsci della propria psiche relativi al problema della Morte, ciascuno a modo suo ma in un modo che è compreso da tutti.
Luca Ronconi firma la regia dell'Ariadne auf Naxos di Richard Strauss vista ieri sera alla Scala di Milano. La ripresa dell' "isola dei morti" come rifugio dell'esiliata Arianna e' di grande effetto, suggerendo silenzio e meditazione, esilio ed abbandono. Ma quello che colpisce, al di la' di un vero e proprio tableau vivant, e' che l'immensa e suggestiva isola e' speculare, girando su se stessa e permettendo una doppia visione, cosi' come del resto l'opera impone ad una doppia compagnia di canto (una mitologica ed una di maschere) di portare avanti la serata. Tutto si raddoppia, perfino nella scena finale in cui assistiamo alla comparsa di una piccola isola in lontananza con attori che mimano cio' che vediamo in primo piano. Teatro nel teatro, finzioni e realta',meditazioni serie e facete si mescolano in uno strano plot a meta' tra impegno e divertimento, tra personaggi apparentemente frivoli e sciocchi che rivelano nature piu' umane di quelle a loro richieste in scena, musiche intrise di nostalgia e dolcezza ad altre piu' giocose e brillanti. Ottima direzione di Tate, sublime nei lieder finali, buono il cast dei cantanti per fortuna modificato rispetto alla serata inaugurale, serata che aveva provocato non pochi dissensi.
Ma soprattutto rimane l'inquietudine di questa enorme, circolare,speculare isola dei morti e il suo oscuro mistero, impenetrabile, il suo peso onirico non indifferente...

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