Tuesday, August 09, 2011

Il silenzio e il rumore



Che all'epoca di Monteverdi l'aria condizionata non esistesse e' un dato di fatto, ma fare filologia non significa necessariamente cuocere a fuoco lento lo spettatore, costretto a stare per piu' di tre ore su di una sedia di avvolgente velluto rosa -in un torrido giorno d'estate- nel piccolo e rovente teatro fiorentino . Il suggerimento alla direzione della Pergola e' quella di accendere il climatizzatore in simili occasioni per evitare alla bene meglio qualche inevitabile collasso. Ma si sa, le direzioni sono spesso cieche e mute. Due mail recenti inviate all'ufficio marketing e alla direzione del Teatro Comunale di Bologna non sono nemmeno state prese in considerazione. Il motivo scatenante e' stata la scarsa presenza del pubblico ai recenti concerti inclusi nel programma estivo. Che l'affermazione di Tremonti "con la cultura non ci si mangia" sia oramai una palese scemenza e' un dato di fatto, ma e' altrettanto vero che 100- 120 spettatori per serata non danno da mangiare a nessuno. Entro nel merito: giovedi' 7 luglio, concerto con musiche di Mendelssohn. Presenti in sala un centinaio di persone. Musica troppo difficile ? non scherziamo, la marcia nuziale e' conosciuta a livello planetario. La presenza di Moni Ovadia ? Bene, il sig. Ovadia riempie soltanto grazie al suo nome tutti i teatri in cui si esibisce. Per quello dell'Arena del Sole dell'anno scorso ho trovato a malapena un biglietto tre mesi prima dello spettacolo, mentre a Parma, ai Giardini Ducali, sono dovuto rimanere fuori per assenza di biglietti disponibili. L'orchestra del Comunale ? anche qui non scherziamo, soltanto pochi giorni prima, alla proiezione del Phantom of the opera in piazza, non si riusciva a trovare un benemerito posto nemmeno sui gradini della chiesa. Tutti in ferie in estate ? vedi sopra.
Venerdi' 15 luglio, musiche di Nino Rota. Meno di un centinaio di presenti. Spettacolo bellissimo, con un'orchestra in gran spolvero e un programma delizioso.
Mi fermo e mi domando: cosa c'e' che non va ? Innanzitutto non credo siano mai stati stampati cartelloni per ogni singola rappresentazione, nemmeno da esibire davanti al teatro, e questo e' grottesco. Mancanza totale di informazione, bruttissimi volantini-depliant in cui i nomi degli interpreti (vedi il povero Moni Ovadia) sono visibili con lente d'ingrandimento agli spettatori meno distratti. Il totale nulla, tutto lasciato alla casualita' e al fortunato inciampare dello spettatore davanti allo spettacolo di turno.
Guardo rassegnato il calendario, in data 9 agosto ancora non esiste una stagione lirica, nonostante voci di corridoio. Per fortuna inizia il ROF. Grandi promesse, quest'anno, per una regia folle di Graham Vick che fara' parlare parecchio. Fare passare Mose' per un fondamentalista non e' da tutti i giorni...e la domanda e' inevitabile:
e' questa la strada per fare ancora parlare di musica ?

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