Wednesday, April 21, 2010

Mura risponde




Ill.mo signor Marco Cornetti,
rispondo volentieri alla sua email perché vorrei che sapesse due cose di fondamentale importanza: la prima che io non ho una guerra personale contro il sovrintendente Tutino e nulla nei pezzi a mia firma è mirato a screditare la figura del sovrintendente. Lungi da me l'idea di una simile aberrazione. La seconda per rassicurarla e dissipare i suoi dubbi su possibili "tagli" alla lettera della signora Mamoli: la missiva è stata pubblicata pressoché per intero e nessuna accusa fondata su bugie rivolta sovrintendente è stata volontariamente occultata. Le accuse fondate sulle bugie di cui parla il sovrintendente, se lei riesce a trovarle, sono da ricercarsi nelle parole virgolettate della lettrice. Credo invece, visto che entrambe le lettere sono in mio possesso e che lei ha potuto leggere nel mio giornale, che accuse e bugie siano solo nelle parole del sovrintendente. Per cui, mio caro lettore, la mia onestà giornalistica - che dura da oltre 35 anni senza che nessuno abbia avuto modo e occasione per metterla in discussione - è ben salvaguardata dalla lealtà, la professionalità e la libertà con la quale sono abituato a lavorare. E che difendo con tutte le mie forze. Da sempre. Se poi lei è a conoscenza di cose diverse da quelle scritte dalla signora Mamoli, questo non mi è dato a sapere ma sono disposto a sentirle. Al contrario posso assicurargli che lettere dai contenuti simili a quelli della Mamoli, e alle dichiarazioni fatte il giorno prima dalla signora Ciampi, negli uffici del sovrintendente ne sono arrivate e ne arrivano a decine. Esattamente come gli abbonamenti non rinnovati. Per concludere è perfettamente assurdo e irreale affermare che il mio pezzo sia stato un autogol. Gli autogol avvengono quando a giocare sono due squadre, una contro l'altra, e può accadere che qualcuno segna un gol nella sua stessa porta. Nel mio caso io non gioco contro il sovrintendente Tutino né tantomeno nella squadra di un qualche sindacato. Il mio compito è raccontare quello che accade, a prescindere da Tutino e dai sindacati. Di certo, se lei è il marito di una violinista, saprà bene che quello che il sottoscritto scrive da qualche tempo sulle vicende del Teatro risponde ad assoluta verità. Potrei fargli un lungo elenco di nomi e i cognomi di musicisti, coristi e altri lavoratori del Comunale che mi scrivono per ringraziarmi per la lealtà con cui affronto le tristi vicende del Teatro. Sempre che non siano anche loro bugiardi.
La saluto cordialmente
Francesco Mura

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