Sunday, April 30, 2006

TROVATORE e TROVATELLO

Ovvero: come scrivere una riflessione ad alta voce su di uno spettacolo appena visto, e ricevere una mail dal sapore squisitamente ironico sulla stessa riga da un amico conducente di autobus..

Marco Cornetti (Il Trovatore)

Purtroppo non c'erano speranze di trovare biglietti per il Trovatore (vedi rinuncie last minute), se non biglietti da 8 euro di ingresso galleria ,come quello che ho comprato stasera. Mi sono dovuto accontentare dello stesso posto in piedi da cui avevo visto il Faust, affiancato da un gigantesco occhio di bue manovrato da una gentil donzella, ma ne valeva la pena. E stasera, complice una defezione last minute, nel ruolo di Leonora c'era nientemeno che la Cedolins. Un brivido dietro l'altro...ma anche Alvarez e' bravo, nonostante l'eccessiva tendenza a drammatizzare il suo ruolo sforzando qua e la'. Marianne Cornetti (con quel cognome puo' fare cio' che vuole) e' un'ottima Azucena, nonostante piccoli difetti di pronuncia Insomma, serata splendida, e' venuto giu' il teatro, Ubaldi (sindaco e direttore teatro) era in smoking, le dame in abito lungo, due televisioni locali nel foyer che intervistavano solo gente bellissima, ecc.ecc.Una vera prima, con il fantasma di Verdi onnipresente. Ed e' questa la cosa che piu' mi ha colpito. A parte l'incredibile differenza tra il parterre elegantissimo e i loggionisti che parlavano dialetto ed erano tutto un "pane e salame" ( e c'e' stato pure un battibecco durante gli applausi alla Cedolins, con tanto di "cretino", "taci" ecc.ecc.) si respirava un'atmosfera di grande intensita' . La storia era reale, la vivevamo tutti in quel momento, un silenzio di tomba, le voci dei cantanti non erano solo voci, erano le interpreti di un dramma che si stava svolgendo sotto ai nostri occhi. Una partecipazione molto grande, che impregnava il teatro come una spugna... e mi sono quasi commosso, nel pensare ad una cosa bella che sfidava i suoi cent'anni e continuava ad emozionarmi...

Andrea Gargano (Il Trovatello)

Purtroppo non c'erano speranze di trovare biglietti per il mio autobus, (vedi extracomunitari),se non biglietti da 2 euro di ingresso predellino,(come quelli che NON HO venduto stasera). Mi sono dovuto accontentare dello stesso posto a sedere da cui avevo già provato a guidare (non il faust..),affiancato da un gigantesco energumeno-bue nigeriano,manovrato da una gentil donzella,ma NON ne valeva la pena !E stasera,complice una voglia di NON lavorare last minute,nel ruolo di Leonora c'ero nientemeno che IO. Un brivido dietro l'altro..ma anche l'energumeno è bravo,nonostante l'eccessiva tendenza a drammatizzare il ruolo "sforzando qua e la"..(hmm..questa è proprio brutta...). Marco Cornetti (con quel cognome può fare cio' che vuole)è un'ottimo MelomanViveur,nonostante piccoli difetti di pronuncia.(???).
Insomma,serata splendida,è venuto giù il Bus.Il direttore dell'ACT era in smoking,le autiste in abito lungo,due televisioni locali nel corridoietto che intervistavano gente ORRENDA,ecc...ecc...
Una VERA SECONDA,con il fantasma del controllore onnipresente. Ed è questa la cosa che più mi ha colpito. A parte l'incredibile differenza tra il settore anteriore elegantissimo e i deficienti della parte posteriore che parlavano rumeno ed erano tutto un "Slivovyz e Gulasch" (e c'è stato pure un battibecco durante gli applausi fattimi per una rotonda presa benissimo,con tanto di "cretino",taci,ecc..) si respirava un tanfo di grande intensità.
La storia era reale,la vivevamo tutti in quel momento( ettepareva...)un casotto di tomba,le voci degli avventori non erano solo voci,erano le interpreti di un DRAMMA (questo sììììì) che si stava svolgendo sotto i nostri occhi. Una partecipazione molto grande,che impregnava il Bus come una spugna(...............)e mi sono quasi commosso,nel pensare ad una COSA COSì ANGOSCIANTE CHE SFIDAVA IL SUO PRIMO ANNO DI VITA E CONTINUAVA A RIMANERMI SUI..............................

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