Monday, August 27, 2007

Le renne della tundra


Le renne della tundra trasportano tribu' di nomadi per migliaia di km ogni anno, "e a guardarli ti sembrano felici". Il buon Battiato ignora forse che la mia punto 1.3 color grigio topo fa la stessa cosa con una piccola differenza: prova a vedere la mia faccia alle 8 di mattina sulla tangenziale bolognese ,e domandati se ti sembro felice.Sabato scorso, con la mia proverbiale mancanza di buon senso, mi sono fiondato sulla A1 direzione Reggio Emilia (un ufficio da aprire alle 8.30 e nessun collega a coprirmi le spalle)per scoprire che altre "renne della tundra" avevano avuto la stessa brillante idea..tornare a casa dopo le ferie ! 4 km di colonna, con le canzoni mistiche del "maestro". Si arriva in ufficio infelici e stremati, ma spiritualmente illuminati.La kermesse dei trasferimenti riprende con il rientro a Bologna della consorte, che in quanto a km forse ne macina piu' del sottoscritto ... Cosi', in uno slancio di straordinaria generosita' le ho comprato il giorno stesso un paio di stivali Pancaldi all'Outlet di Mantova Sud, per accorgermi poco dopo che tutto quanto- devoluto alla parsimonia ed al risparmio- e' stato bruciato con un atto criminoso: il furto del portafoglio di mia moglie davanti all'Arena di Verona. E' bastato avere la cerniera dello zaino leggermente aperta, e una breve sosta davanti ad una locandina ha permesso all'ignoto malandrino di sfilarle il portafogli. Carta d'identita',patente,due bancomat,carta di credito, innumerevoli documenti (e la foto del marito ??? chissa'). Ma soprattutto un umore pessimo per tutta la serata. Pare che andare all'Arena (e questa volta i biglietti ci sono stati omaggiati da un'archivista sua amica) non porti bene al nostro matrimonio. Nel momento in cui la brezza estiva si confonde con le tremoli candeline accese per l'inizio dello spettacolo, la' dove anche il tedesco piu' teutonico e crucco sente dentro di se' il cuore scricchiolare paurosamente dall'emozione, ecco che mia moglie e' li' a pensare "Oddio, c'era anche il badge dell'Orchestra". A poco servono i miei massaggi alle sue gambe, qui manca proprio l'atmosfera. Sob. Il Barbiere con la regia di Hugo De Ana e' visivamente delizioso: un verdissimo giardino di siepi a labirinto da cui sormontano immense rose rosse. La scena rimane pressoche' inalterata per tutto lo spettacolo, denotando una mancanza di idee spaventosa, ma quello che disturba e' cio' che viene ideato per "riempire " la scena: un 'accozzaglia di servi-servette-cicisbei imparruccati-damine incipriate e tonnellate di ventagli di ogni colori, vestiti improbabili e coreografie al limite del ridicolo. Per fortuna le voci sono gradevoli. Almaviva-Meli, Bartolo-De Simone (bravo bravo bravo) Rosina-Massis, Figaro-Vassallo. Voci forse a volte male impostate (poco potente quella della Massis, ma che portentoso fiato nel tenere gli acuti !!!) che lasciano in bocca un ricordo piacevole. E dulcis in fundo, partono i fuochi d'artificio al momento finale del matrimonio. L'Arena e' spettacolo, non c'e' che dire. Ma ecco il momento del gossip: il dopo teatro in compagnia di un paio di musicisti. Ok, gia' dopo la nefasta trasferta di Pesaro in cui il ruolo dell'artista spiritualmente "eletto" era stata violentemente ridimensionata, ecco che i musicisti veronesi rincarano la dose. Il linguaggio e' colorito e spesso perfino triviale, la frase piu' educata e' un timido "che du maroun !". Mero mestiere, mal pagato (ah aha hhaha hahahaha, ehm ehm, scusate),mal gestito da infami direttori, colleghi invidiosi, sovraintendenti stronzi, insopportabili direttori artistici e chi piu' ne ha piu' ne metta. E mi si perdoni..lo dico ? ok, lo dico: un pizzico di ignoranza." Pensa un po', ci fanno fare un'opera che si chiama "Nixon in China" !! Ma che @@@@@ e' ? Ma si puo' ??" - dice il buon secondo violino veronese. Mi si illuminano gli occhietti: " Ma e' il capolavoro di John Adams ! A Reggio e' passato solo il "The death of Klinghoffer" ", -rispondo. Vengo guardato come un alieno, letteralmente. Mia moglie mi guarda orgogliosa, le piace la mia cultura da Wikipedia ambulante, ma per me e' una piccola delusione che si somma a quelle recenti di Pesaro. Ci si lamenta di suonare per tre mesi all'anno Aida, ci si stanca di sentire Scimone che dirige Rossini come se fosse l'Adagio di Albinoni , e non si prova un pizzico di piacere nel provare strade nuove o al di fuori dell'ovvio e dell'ordinario ? Cosa dovrebbe dire la povera Emanuela che ora si vede tutti gli anni in cartellone un'opera con la regia di Lucio Dalla ,fatta passare come l'avvenimento culturale dell'anno ????Sob. Per fortuna il racconto del portafoglio rubato ruba la scena, e ci si mette a parlare di microcriminalita' ( che culo !! ,anch'io ho i miei bei raccontini, ho un pecorino rubato nel frigo del garage dopo il viaggio di nozze in Sardegna, e una bicicletta "asportata" dalla stazione dopo solo 24 ore dal suo trasferimento Reggio-Bologna)Ok, l'Arena per quest'anno ha dato. Poco romanticismo, davvero poco, anche se per me e' un ritrovare una piccola festa dei sensi ogni volta che vi ci metto piede. Non so,sono sensibile al "godimento collettivo" della massa.Cosi' le candeline accese si mischiano agli aromi degli hamburger presi all'esterno da Mac Donald's, le urla che reclamizzano bibite e gelati alle chiacchiere dei musicisti annoiati. Anche quest'anno agosto e' quasi passato.(e le mie ferie ancora non sono state decise..)

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