Sunday, September 03, 2006

Lo storico evento





















27 agosto 2006 : per l'Arena di Verona una data storica. Ovviamente il fatto che fosse la 500esima rappresentazione di Aida (dal 1913 )e' IRRILEVANTE rispetto all'unico, vero, reale EVENTO della serata: l'incontro di Marco Cornetti con il mezzosoprano Marianne Cornetti. Piuttosto irritato di come i mass-media abbiano ignorato la cosa a favore della serata commemorativa (cartoline gratuite con tutti gli allestimenti dell'opera verdiana, riproduzioni della locandina originale del 1913, ecc.ecc.)ho pensato bene di rimediare alla clamorosa mancanza con una breve recensione. Risparmio al gentile pubblico le pene e i triboli per avvicinarsi al camerino della cantante, che a detta della Security stava scaldandosi la voce (per poi riascoltarsi al cellulare..). Mi concentrero' al contrario sulla visione di una fatale Cornetti-Amneris, che truccata da Faraona (in ogni senso) guarda esterefatta la mia carta di identita' -esibita con divertita ostentazione- pronunciando piu' volte la parola "Unbelievable !". Si', proprio cosi', mia cara signora, dall'altra parte del pianeta esiste un umile appassionato d'opera con lo stesso nome e cognome di suo fratello. Per lei che viene da Pittsburgh dev'essere una strana e divertente coincidenza, ma lo e' anche per me. E quando Marianne finisce la sua meravigliosa performance uscendo in jeans e maglietta arancione (evidenziando un'insospettabile obesita') ancora stentiamo a credere del curioso parallelo. Ma c'e' di piu', Marianne e' simpatica, incredibilmente avvicinabile, affettuosa (nei confronti di Emanuela in modo particolare, ma riempiendomi di baci davvero calorosi). Mi dice che gia' un'altra persona di Parma aveva spacciato una lontana parentela, senza risultati (le suggerisco che era un espediente per avere dei biglietti omaggio, e lei si da' della stupida per non averci pensato prima)(chi le confessa che volevo fare la stessa cosa ?!!). No, davvero, con Marianne non si puo', cantanti con tale disponibilita', calore, apertura verso il pubblico, emozione di trovarsi in un posto magico come l'Arena e di averne contribuito ad un piccolo pezzetto di storia (la 500 esima rappresentazione ovviamente e'per lei un onore enorme )sono talmente rari quanto speciali, e non nascondo di avere provato un grande senso di amicizia e gratitudine per questi momenti che ci ha concesso. Fuori dai cancelli il pubblico reclama la sua parte, lei vorrebbe scappare a mangiare (e' l'una passata) e ci dice che ha un aereo alle 6 del mattino. Non e' una vita facile, anche se gratificante e piena. Emanuela mi dice di averla ritrovata spesso in Giappone sola davanti allo schermo di un Computer a scrivere mail agli amici. Forse essere persi in tante parti del mondo crea tanti legami che devono riempire i vuoti dentro di se'. Non lo so, le auguro tutto il bene possibile, non solo per una carriera oramai luminosa e apprezzata da tutti, ma dal punto di vista personale. Da' l'idea di essere una cara vecchia amica da abbracciare e con cui fare un po' di simpatiche chiacchiere...forse in un mondo di primedonne non sara' facile, ma chi guarda il cuore delle persone non avra' difficolta' a trovarne uno grande e generoso.L'incontro si e' concluso con la storica foto e lo storico autografo. Allego (per i posteri) .

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