Thursday, March 16, 2006

Cullberg Ballet 16 mar 06



Una ballerina danza intorno ad un tavolo sul quale e' stata posta una pila di piatti metallici. Con un gesto di rabbia questi vengono gettati a terra, e partendo la musica di John Adams in sottofondo inizia anche la coreografia vera e propria di "Aluminium", creazione dell'aprile 2005 di Mats Ek per il Cullberg Ballet.
Trovo l'universo Ek come uno dei pochi possibili per uscire dall'empasse in cui e' scivolata la danza moderna. Riesce a raccontare senza essere narrativo, riesce ad emozionare con lunghissimi passi a due (in cui generalmente ogni altro coreografo si impantana dopo pochi minuti) passando dalla violenza alla tenerezza in un momento solo, regalando ad ogni oggetto significati diversi a seconda di cio' che gli ruota intorno (non a caso il tavolo, onnipresente nella prima parte della Bella Addormentata, serve come appoggio al movimento ma anche come qualcosa dotato di vita propria...qualcosa da spingere con forza,disperazione, o al contrario qualcosa sotto cui ripararsi). La bravura dei ballerini non ha davvero confini. Straordinari. La seconda parte non convince del tutto. As If e' la quarta coreografia creata da Johan Inger ,nuovo direttore artistico, per il Cullberg. Inger e' bravo ma mescola troppe cose, e soprattutto inserisce un aspetto teatrale (con l'uso della parola) poco efficace . Direi che l'utilizzo dello spazio e' molto simile all'universo Forsythe, questo muro che separa,unisce,divide, non permette di vedere, lascia intuire qualcosa che a volte si vede e a volte no, rotea vertiginosamente creando spazi o restringendoli, insomma..cose gia' viste e assimiliate per chi ha frequentato in passato il Frankfurt Ballet. Alcune cose molto belle, altre meno interessanti, una sensazione di terribile freddezza. Molto svedese. Ho l'autografo di Inger, che e' stato gentilissimo. Lo mettero' vicino a quello di Ek, gia' recuperato nel lontano 2002. E ancora una volta, lunga vita al Cullberg.

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